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Agenda 2030


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Oggigiorno quanto viene percepito dai cittadini italiani il valore della cultura, intesa come forza portatrice di biodiversità che determina l’identità del paese stesso?
Tradizioni, arte, artigianato e linguaggio sono solo alcuni dei tratti distintivi della cultura italiana; aspetti unici che rischiano una prematura scomparsa per via di una globalizzazione culturale innestata e sa ben poco di unitarietà e molto di perdita identitaria. Una delle criticità sul tema della biodiversità culturale è rappresentata dalla incapacità di ogni paese di saper far vivere in armonia tutti gli elementi culturali del proprio paese, da quelli identitari - quindi prettamente territoriali - a quelli “ereditari”, ossia tutti quei valori che si sono affermati nel substrato culturale nel tempo. Tale scambio di valori tra le diverse culture è sempre avvenuto durante l’evoluzione della specie umana, ma ad oggi riconoscere la differenza tra l’autenticità e l’ereditarietà culturale appare molto difficile. Diventa quindi necessario iniziare a considerare la diversità come l’elemento primario da tutelare, in quanto se si verificasse la perdita, parziale o totale, delle biodiversità culturali ciò rappresenterebbe un pericolo concreto per le generazioni future.
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Dialetti italiani a rischio di estinzione?

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L’importanza del Made in Italy
Sono 30 anni che mi dedico alla salvaguardia e al mantenimento del nostro dialetto locale, che considero la nostra madre-lingua. Purtroppo è la ragione economica che prevale sui valori culturali de dialetto. Occorre sostenerlo e praticarlo sia nelle conversazioni familiari e nei testi scrittti. Anche papa Francesco è un sostenitore del dialetto: in due occasioni lo ha sostenuto dicendo che è le lingua dell’amore che nasce in famigia e si tramanda fra generazioni . Sostengo che i vallori culturali del dialetto sono tanti e ogni sforzo per mantenerne la vitalità è ammirevole, specie da parte delle istituzione.