Just Stop Oil deturpa i Girasoli di Van Gogh

Da Roma a Londra il movimento ambientalista internazionale usa l'arte per sensibilizzare le persone alla crisi climatica

  Just Stop Oil deturpa i Girasoli di Van GoghÈ mattina al museo National Gallery di Londra. Una coppia di ragazze è davanti a I girasoli di Van Gogh. Il valore dell’opera è di circa 84 milioni di dollari. Improvvisamente aprono una scatoletta a testa di zuppa al pomodoro e lanciano il contenuto sul quadro. Mentre alcuni visitatori chiamano la sicurezza scioccati da tale gesto, le ragazze si riempiono le mani con della colla nascosta negli indumenti e si attaccano al muro accanto al quadro deturpato. Non è chiaro se le ragazze fossero consapevoli o no che la tela fosse protetta da un vetro, ma l’intenzione di deturpare un’opera così importante a livello mondiale è stata giustificata dalle seguenti parole: “Per voi l’arte vale più della vita? Più del cibo? Più della giustizia? Siete più preoccupati per la protezione di un quadro o per la protezione di un pianeta?” Il gruppo ambientalista aveva annunciato l’arrivo imminente di una manifestazione di protesta dalla propria pagina Twitter: «Grazie ai prezzi altissimi del gas, milioni di famiglie inglesi non potranno permettersi di scaldare neanche un barattolo di zuppa questo inverno – si legge nel tweet pubblicato questa mattina – Solo la resistenza civile ci può far uscire da questa crisi. È arrivato il momento di farsi avanti per ciò che è giusto». Un gesto simile era stato compiuto qualche giorno fa alla Galleria uffizi di Firenze quando due attivisti di Ultima Generazione hanno incollato le proprie mani sul vetro della Primavera di Botticelli. Già in quell’occasione in una nota che rivendicava le motivazioni del gesto era stato comunicato che: «Al giorno d’oggi è possibile vedere una Primavera bella come questa? Incendi, crisi alimentare e siccità lo rendono sempre più difficile. Abbiamo deciso di usare l’arte per trasmettere un messaggio d’allarme: stiamo andando verso un collasso ecoclimatico e sociale. Presto torneremo nei musei di Firenze, Venezia, Milano e Roma. Non ci fermeremo finché il governo non le prenderà in considerazione». Al di là delle conseguenze che potrebbero avere le due paladine della giustizia dell’attivismo, fa riflettere la situazione che si sta creando intorno a queste organizzazioni nate per la difesa dei diritti del pianeta. La situazione sta sfuggendo di mano alle forze dell’ordine che controllano e supervisionano le piazze, le strade, i musei e le aree dove creare disagio attira molto rumore. L'opinione pubblica si divide a metà davanti a queste scene di ordinaria follia: da un lato c’è chi condanna questo gesto folle e sconsiderato, dall’altra c’è chi giustifica queste persone e le sostiene addirittura con donazioni su portali on line.  Il senso di questa protesta, come delle altre correlate, è quello di mandare un segnale molto forte. Non essendoci la connessione col clima, gli attivisti rispondono dicendo che se il clima peggiorerà così nessuno potrà vedere opere d’arte belle come quei quadri in futuro, così come se bloccano un ponte mettendosi sdraiati per strada, lo fanno perché la prossima volta che straripa il fiume saranno bloccati. Sono gesti simbolici del futuro che ci aspetta se non diamo importanza al clima. Ma l’effetto che suscitano in moltissimi è odio e risentimento perché non lo trovano rispettoso.    

Chi è Just Stop Oil e le varie forme di protesta

Questo è solamente l’ultimo dei diversi attacchi che gli attivisti di "Just Stop Oil" stanno compiendo nelle diverse parti d’Europa. Lo shock non arriva solo da Londra, ma anche da diverse parti del mondo. Già il claim di "Just Stop Oil" è molto potente: La creatività e la genialità umana sono in mostra in questa galleria, ma la nostra eredità viene distrutta dall'incapacità del nostro governo di contrastare la crisi climatica. Il loro intentJust Stop Oil deturpa i Girasoli di Van Gogho è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica verso le tematiche di estrazione di gas e petrolio, pratiche che deteriorano il pianeta terra e che dovrebbero effettivamente fermarsi il prima possibile. Ma la transizione energetica è un passaggio che ha bisogno di tempo per essere gestito e soprattutto deve trovare nuove vie alternative che coniughino il benessere del pianeta con la permanenza dell’uomo. Il movimento attivista più che a protezione della terra, sembra vada contro il governo del Regno Unito, accusandolo sulle loro pagine social di essere comprato dalle lobby del petrolio. L'organizzazione Just Stop Oil non è circoscritta solamente alla cittadina britannica, ma ha basi locali in diverse città europee come Francia, Norvegia, Svezia e Germania. Anche negli Stati uniti e nel Canada, come in Australia, si registrano movimenti insurrezionali che fanno capo a quest’organizzazione. In Italia prendono il nome di Ultima Generazione. Ancora non è chiaro, ma potrebbero essere i ragazzi che stanno rendendo la vita difficile ai pendolari che si spostano in auto. Il quotidiano on line Open attribuisce a loro i disagi creati dalle proteste che hanno bloccato il traffico in zona Garbatella e in zona Salaria nei giorni passati. Nei giorni scorsi gli ambientalisti avevano annunciato un’escalation delle proteste: «perché questo è l’unico modo che abbiamo per far sì che i nostri governi si impegnino a contrastare l’emergenza climatica? Vieni a conoscerci alle nostre presentazioni! E se vuoi sperimentare le dinamiche all’interno di un’azione di disobbedienza civile nonviolenta, partecipa ad una formazione, questa settimana ce n’è una a Roma proprio lunedì!».
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