Società Benefit tassazione e vantaggi fiscali

Società Benefit tassazione e vantaggi fiscali

Le future sfide globali ci mettono di fronte a scelte e responsabilità, perciò in Italia dal 1° gennaio 2016, diventando il primo paese nel mondo dopo gli USA, è stata introdotta una nuova forma giuridica diversa dalle tradizionali società: la Società Benefit.

Ormai sempre più spesso infatti, soprattutto negli ambienti finanziari, si parla ogni giorno più di politiche ESG, di fiducia dei mercati, prestiti green o bond sostenibili. Le società stanno cercando di cambiare rotta e il proprio modello di business, vuoi per imposizione dei legislatori che devono raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, sia per ottenere la fiducia dei clienti sempre più attenti alle tematiche sulla sostenibilità.

Che cos’è una società benefit?Società Benefit tassazione e vantaggi fiscali

Seppur le aziende che stanno cercando di raggiungere gli standard per diventare Società Benefit stanno aumentando di anno in anno, sono ancora poche le società che hanno questo statuto. Ma cos’è questa forma giuridica? Per Società Benefit s’intende un’azienda for profit che oltre a perseguire utili economici e crescita aziendale, allinea le sue politiche aziendali agli obiettivi per contrastare il riscaldamento globale. Insomma, cerca di far convergere gli interessi degli shareholder dell’azienda al bene comune. Da non confondersi con le B Corp, le quali sono sempre aziende for profit che raggiungono determinati standard di sostenibilità ma la cui certificazione viene rilasciata da un ente terzo chiamato, appunto, B Lab. Possiamo quasi dire che una Società Benefit cerca di accontentare altri shareholder, quelli del pianeta, ovvero tutti noi. Mirare e prefissarsi degli obiettivi che non favoriscono direttamente l’azienda ma anche coloro che non partecipano al benessere e alla crescita della stessa è un cambio di paradigma incredibile se guardiamo alla storia del capitalismo per come l’abbiamo conosciuto.

Sembra quasi che anche le aziende si siano messe una mano sulla coscienza e abbiano fatto un passo indietro ree di aver gonfiato i loro profitti sfruttando le risorse e i lavoratori senza aver dato nulla in cambio alle comunità locali e nazionali se non i loro prodotti o servizi macchiate da politiche aziendali che hanno contribuito al punto in cui ci troviamo.

Per conseguire ciò, nell’assetto societario devono inserire una figura responsabile nel valutare con report annuali e trasparenti l’impatto sull’ambiente, sui lavoratori e sui territori locali. Report che non fanno che aumentare la trasparenza dell'azienda e la fiducia dei consumatori e non solo: i Millennial saranno a breve la maggioranza della forza lavoro e i vari talenti di questa generazione ha a cuore queste tematiche e alcuni di loro saranno spinti a lavorare con mission-driven company di questo genere.

Diventare Società Benefit non è un sacrificio, come molti possono pensare, ma apre a molte opportunità, a partire da un’immagine positiva. Nel nostro corso spieghiamo nel dettaglio tutte le implicazioni, i doveri e i vantaggi di questa forma giuridica e capirete perché anche noi abbiamo optato per questo profilo aziendale.

Società Benefit: vantaggi fiscaliSocietà Benefit tassazione e vantaggi fiscali

Oltre ai già citati benefici che queste società usufruiscono a livello di immagine con i clienti ma anche verso gli istituti di credito sempre più propensi a fornire linee di credito alle aziende che si prefiggono obiettivi che sposino i principi ESG(Environmental, Social and Governance), miglior posizionamento sul mercato, miglioramento della resilienza aziendale e quindi maggior continuità aziendale, più investitori disposti a scommettere sull’azienda e due diligence più rapide visto che sono obbligate a scrivere report annuali sull’Impatto. I vantaggi non finiscono qui: in concreto, appena aprirete una Società Benefit, potrete sfruttare qualche vantaggio fiscale una volta che avrete delineato e mostrato come intendete perseguire gli obiettivi sulla sostenibilità, potete beneficiare dei vantaggi fiscali del credito d’imposta del 50% per quelle spese coinvolte nel bene comune. Il massimo detraibile ammonta a 10 mila euro.

Tra le spese agevolabili per queste imprese troviamo: tutte le spese notarili per la costituzione, le spese di consulenza, le spese per l’iscrizione nel Registro delle Imprese e le spese sostenute per la trasformazione di aziende tradizionali in benefit.

Inoltre le Società Benefit possono sfruttare un contributo per tutte quelle attività che promuovono progetti per il bene comune e che impattino positivamente la sfera sociale, il patrimonio culturale e la biosfera dei territori dove l’azienda opera.

Queste aziende possono anche attingere a fondi pubblici, sia nazionali che europei, destinati a progetti che dimostrino sempre, in maniera concreta e misurabile il sostegno e la preservazione del territorio italiano.

Per far domanda ed accedere a tutte queste agevolazioni e fondi è obbligatorio per l’azienda richiedente avere un indirizzo PEC attivo, essere registrati nel Registro delle Imprese e avere i registri contabili in ordine secondo la normativa vigente.

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