La proattività delle aziende nell’affrontare la CSRD, evidenzi il passaggio da un obbligo normativo a un’opportunità per creare valore e rafforzare la competitività. La sostenibilità diventa così una leva strategica per le aziende che intendono cogliere i benefici di un futuro più verde e responsabile.
La CSRD spinge la sostenibilità nelle aziende: un’indagine PwC rivela fiducia e aspettative positive
Un sondaggio globale di PwC condotto su oltre 540 aziende interessate dalla CSRD mostra che la maggioranza (circa tre quarti) sta già integrando la sostenibilità nei propri processi decisionali in vista dei requisiti di reportistica. Tra i benefici attesi, figurano un miglioramento delle performance ambientali, una crescita dei ricavi e un maggiore coinvolgimento degli stakeholder.
Fiducia nella conformità, focus su temi già familiari
Nonostante l’ampiezza della CSRD, che estende l’obbligo di reportistica a un numero maggiore di aziende e introduce requisiti più rigorosi, la fiducia nella conformità è alta: il 97% delle aziende che dovranno rendicontare nel 2025 e il 93% di quelle del 2026 si dichiarano pronte. Tuttavia, si nota una maggiore sicurezza su temi già affrontati, come forza lavoro e cambiamento climatico, rispetto a quelli meno familiari, come biodiversità e comunità colpite.
Benefici attesi: ambiente, finanza e stakeholder
Le aziende prevedono una serie di vantaggi dalla CSRD, tra cui:
- Migliori prestazioni ambientali: circa la metà delle aziende lo cita come beneficio atteso.
- Maggiore coinvolgimento degli stakeholder: un aspetto importante per la reputazione e la crescita.
- Mitigazione del rischio: la CSRD può aiutare a identificare e gestire i rischi legati alla sostenibilità.
- Benefici finanziari: le aziende che renderanno conto nel 2025 sono più propense a prevedere una crescita dei ricavi (38%) e un risparmio sui costi (34%) rispetto a quelle del 2026.
Sfide e ostacoli: dati, catena del valore e competenze
Nonostante l’entusiasmo, alcune sfide persistono:
- Disponibilità e qualità dei dati: il 59% delle aziende lo considera un ostacolo significativo.
- Complessità della catena del valore: la CSRD richiede di reportare su tutta la catena, creando difficoltà.
- Capacità del personale: la mancanza di competenze specifiche sulla CSRD può rallentare il processo.
Soluzioni tecnologiche e coinvolgimento interfunzionale
Per superare le sfide, le aziende stanno investendo in soluzioni tecnologiche:
- Strumenti di calcolo del carbonio: il 47% pianifica o esplora il loro utilizzo.
- Software di gestione della sostenibilità: il 49% pianifica o esplora il loro utilizzo.
Inoltre, la CSRD richiede un impegno interfunzionale: in media, 8 funzioni aziendali sono coinvolte nell’implementazione.
Conclusioni e prospettive future
Gli autori del report, Renate de Lange, Nadja Picard e Kevin O’Connell, sottolineano l’importanza di un impegno serio da parte dei dirigenti per comprendere la CSRD e le sue opportunità. La reportistica CSRD e ESRS è un viaggio in evoluzione per tutti gli attori coinvolti, con l’obiettivo di convergere verso le migliori pratiche e creare valorre.