Le professioni sostenibili del domani

La sostenibilità sta creando nuove risorse professionali e sta trasformando quelle già esistenti.
I temi della sostenibilità stanno arrivando ad un pubblico sempre più vasto.

Le devastazioni naturali e l’impatto dell’uomo sul mondo hanno creato un allarme vistoso, aprendo gli occhi a molte persone, tante delle quali iniziano a interrogarsi davvero sul futuro del nostro pianeta e su cosa sia giusto fare per poter mettere un freno a questi fenomeni negativi e dare una definitiva sterzata verso il futuro realmente sostenibile.

Il mondo del lavoro italiano

Questo moto di rivoluzione riguarda anche il mondo del lavoro italiano, che si palesa apparentemente fermo e statico. Non ci sono leggi che modificano gli statuti e sarebbe il caso che il nuovo governo provi quanto meno a dare un nuovo impatto al settore per permettere il ricambio generazionale e l’ingresso di nuove leve.

Se da una parte si evidenzia un movimento lento e quasi fermo a decenni fa, se non addirittura in regressione, dall’altra si avverte l’urgenza di nuove figure professionali che possano gestire con competenza e cognizione di causa il processo di transizione ecologica che stiamo compiendo.

Aziende Green

Per fare ciò c’è sempre più bisogno di aziende cosiddette “Green”, ovvero di quelle aziende che supportano realmente la sostenibilità, quindi “Green”, sono quelle che rispondono all’attuale contingenza economica: esportano di più, innovano e guadagnano di più.

Gli effetti della pandemia non hanno fermato gli investimenti “Green”, al contrario hanno dato un’importante accelerazione al mondo della green job, grazie all’istituzione del fondo europeo Next Generation EU e al conseguente Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Un’occasione da non farsi scappare

La seconda delle sei missioni del PNRR è incentrata proprio sulla rivoluzione verde e sulla transizione ecologica (per 59,47 miliardi), mentre la terza si concentra sulle infrastrutture per la mobilità sostenibile (per 25,40 miliardi): se ben sfruttate, queste risorse hanno il potenziale di dare la spinta decisiva verso il pieno sviluppo della green economy, offrendo al contempo numerose nuove opportunità lavorative.

Con la conseguenza di favorire l’ambiente e la sostenibilità, ma al tempo stesso di accrescere il livello produttivo e il PIL del Paese. Un’occasione da non farsi scappare.

Quali sono le professioni sostenibili oggi?

C’è bisogno di nuove figure professionali che entrino in gioco e che guidino il Paese verso ciò che è il migliore dei mondi possibili, sostenibile, dove uomo e natura riescano a convivere senza prevalere l’uno sull’altro.

Ecco che, per rispondere a questo tipo di esigenze, sono nate nel giro di pochissimi anni delle figure professionali interessanti che fanno parte del mondo green economy e che sostengono un’economia circolare.

Green job

Cuoco sostenibile

Colui che alle abilità culinarie riesce a coniugare prodotti biologici e a chilometro zero, riduzione di sprechi e predilezione al riciclo.

Ecodesigner

Unisce alle tecniche di design e progettazione quelle ambientali attente alla chimica dei materiali e del risparmio energetico, con l’obiettivo di coniugare materiali ecosostenibili e ridurre l’impatto ambientale.

Ingegnere energetico

Aiuta a produrre energia pulita e rinnovabile, sviluppando un sistema di efficientamento energetico.

Promotore edile

Fa da consulente e supporta il team tecnico durante l’utilizzo dei materiali edili naturali, sostenendo la riqualificazione energetica degli uffici.

Responsabile marketing sostenibile

Ha la missione di concepire prodotti con il minor impatto ambientale possibile e dal prezzo accessibile al maggior numero di persone.

Responsabile acquisti sostenibili

Garantisce un approvvigionamento pulito all’azienda, monitora i processi interni e i rapporti con fornitori e subappaltatori di servizi, rispondendo ai requisiti etici del cliente.

Designer materiali riciclabili

Immagina prodotti prefabbricati per essere facili da smaltire o basati su materiali riciclabili in toto.

Avvocato ambientale

La professione più delicata perché deve fare luce nel mare della legislazione in merito all’ambiente. Sarà il ruolo più trasversale all’interno dell’azienda perché guiderà i colleghi nel rispetto delle leggi e delle norme di ciascuna area.

Agricoltore urbano

Coltivatore a tutti gli effetti, lavorerà in città e quindi a chilometro zero, gestendo piccoli orti nei condomini urbani.

Quale percorso formativo è necessario fare per arrivare alle competenze green?

Arrivati a questo punto è doveroso parlare delle modalità con cui si possono acquisire queste competenze.

Com’è possibile che le università ancora siano ferme ai vecchi programmi per tradizionali professioni?

Il mondo dell’istruzione qualche passo avanti lo sta compiendo per istruire e formare nuove leve sostenibili. Se nella scuola dell’obbligo si fa tanta sensibilizzazione, all’università iniziano a nascere i primi corsi di laurea, master e percorsi per poter diventare i green manager di domani.

La Sapienza di Roma propone un corso di laurea specifico già dal 2020, corso di formazione in Scienze della Sostenibilità, e non è rivolto solamente ai maturandi, ma coinvolge anche gli studenti di Sapienza, delle scuole secondarie e per i dipendenti della Pubblica amministrazione.

Il dipartimento di Scienze dell’università Roma3 propone da tempo il corso di laurea in scienze per la protezione della natura e la sostenibilità ambientale, un CDL mirato alla formazione di tecnici esperti nella protezione della natura e della sostenibilità ambientale.

Dalle vecchie alle nuove professioni, la transizione di chi è già nel mondo del lavoro

Esiste un pericolo imminente da non sottovalutare: la creazione di una classe operaia obsoleta per il futuro mondo del lavoro. La transizione sostenibile non deve essere un alibi per la caccia alle streghe di una categoria ormai formata e che sta già lavorando da anni.

Un ingegnere edile, un cuoco, un avvocato non possono essere rimpiazzati dall’oggi al domani, specie all’interno di realtà consolidate dove fanno bene il proprio lavoro. Per questo le aziende dovrebbero iniziare a destinare un fondo per la formazione dei propri dipendenti anche sul tema sostenibilità in azienda, in modo da non lasciare al lavoratore il gravoso compito di doversi formare da solo.

Se da un lato si cerca di formare nuovi professionisti, dall’altro c’è la possibilità di dare un impronta formativa anche a questa categoria di lavoratori grazie alle Academy e alle possibilità formative messe a disposizione dagli enti privati.

RCS Academy, come anche l’Academy di Sostenabitaly, hanno creato un pacchetto specifico di lezioni e di Master destinati a manager, professionisti, imprenditori, consulenti e giovani lavoratori che desiderano approfondire le tematiche della gestione della sostenibilità in azienda.

Il primo Master in Managment della Sostenibilità partirà proprio il 21 ottobre alla RCS Academy, mentre il secondo sarà on line e inizierà nel mese di novembre.

Sostenabitaly propone una gamma di lezioni orizzontali che interessano tematiche diverse, a seconda del ramo di provenienza del professionista da formare.

UER Academy, in collaborazione con Geraldi azienda agricola fonte Geraso, si rivolge a diverse categorie professionali, quali imprenditori agricoli, agronomi, biologi, farmacisti, nutrizionisti, fitoterapeuti, medici e veterinari.

Operatori già sensibili alle tematiche di salvaguardia degli agroecosistemi e della qualità dei prodotti agroalimentari con a cuore l’obiettivo della creazione di incubatori di imprese ecosostenibili che, grazie a questo corso, intendano migliorare la qualità dei prodotti da immettere nel mercato nazionale ed europeo.

L’Università Europea di Roma in collaborazione con Asvis e Lavoro per la persona, ha da poco istituito anche un Master in Sustainable Human Resource Management dell’Università Europea di Roma si rivolge sia a giovani laureati che a professional già inseriti in aziende o altre organizzazioni che vogliono acquisire teorie, approcci e strumenti utili per amministrare, gestire e sviluppare in maniera sostenibile persone e team all’interno dei contesti organizzativi.

Si tratta del primo master italiano che affronta i temi strategici della gestione delle risorse umane in una chiave di sostenibilità, con l’obiettivo di formare professionisti che siano in grado di progettare sistemi e pratiche di HRM e disegnare la propria carriera in ambiti e/o funzioni di Direzione Risorse Umane, Organizzazione, Diversity Management, Welfare e benessere organizzativo; nonché di ricoprire ruoli di responsabilità che richiedono un mindset improntato ai principi del paradigma di sostenibilità per gestire persone e team.

Di certo non sarà facile diventare i nuovi manager della sostenibilità, indubbiamente non sarà facile per un professionista già formato tornare sui banchi di scuola, ma se negli anni 80 i nostri nonni studiarono l’evoluzione della marmitta per aggiornare i meccanici del “domani”, oggi noi possiamo fare un’ulteriore salto di qualità studiando per un mondo più sostenibile da lasciare al futuro che verrà.

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