L’Italia celebra con il sorriso la GMG del Riciclo

È il 5°anno per la GMG del RICICLO e l’Italia si dimostra un Paese ben predisposto al cambiamento.

«Il riciclaggio è inutile Lisa».
Sbotta così uno dei personaggi più conosciuti al mondo, Bart Simpson, rivolgendosi alla sorella che cerca di spiegargli quanto possa essere utile e importante la pratica del riciclo dei materiali.

L’esempio di Bart smentisce un po’ quello che sia l’istituzione della giornata mondiale del riciclo, che festeggiamo oggi, sia quello che molti Paesi, inclusa l’Italia, stanno dimostrando, e cioè quanto sia cambiata la consapevolezza della necessità e del valore di questa pratica.

Giornata Mondiale del Riciclo

È proprio nella Giornata Mondiale del Riciclo, arrivata alla sua quinta celebrazione, istituita dalla Global Recycling Foundation, che si puntano i riflettori per festeggiare traguardi importanti.

Uno dei primi risultati che possono farci sorridere arriva dal settore industriale.
È infatti emerso dai dati del Conai che l’Italia è seconda solamente alla Germania, totalizzando un più che roseo 73% di riciclo dei materiali che usa.

Sono infatti oltre 371 mila tonnellate di acciaio riciclato e 9,5 milioni di imballaggi.
Se consideriamo che l’Europa ha fissato la percentuale minima di riciclo al 65%, il Bel Paese può ritenersi più che soddisfatto in merito e decisamente sulla scia di una diversa e più concreta sostenibilità ambientale.

Ma da dove parte il cambiamento?

Questi numeri che fanno ben sperare per il futuro, in realtà sono già il frutto di idee e progetti per l’educazione molto importanti che vengono portati avanti con convinzione da diverso tempo.

Uno dei tanti progetti per il riciclo viene proprio da una delle città più maltrattate degli ultimi tempi: Roma.
La capitale italiana, nonostante immersa nell’emergenza pandemica, ha istituito un progetto simpatico di riciclo delle bottiglie di plastica.

Come?
“Regalando” viaggi in metropolitana.

Questo tipo di progetto è “secondo” solamente a città come Pechino, la prima metropoli che regala un biglietto della metro con 15 bottiglie di plastica.
Anche Istanbul partecipa all’iniziativa chiedendo 28 involucri da un litro e mezzo per corsa.

A Roma, all’ingresso di alcune delle fermate metropolitane più frequentate come può essere il capolinea Anagnina, sono state installate delle strutture che raccolgono le bottiglie di plastica usate e restituiscono alle persone dei biglietti per metro e autobus.

Un’iniziativa che sarebbe stata molto più proficua se non ci fosse stato lo zampino della pandemia; si sa infatti che a causa del Covid il trasporto pubblico è stato utilizzato solo per necessità.

La scuola e l’educazione sono il punto fondamentale per il cambio di mentalità.

La scuola e i bambini sono il terreno fertile per uno stile di vita davvero centrato sul riciclo.
Anche la televisione non è da meno.

Chi ha seguito la serie “Che Dio ci aiuti” avrà decisamente notato l’inserimento di dialoghi e esempi che portano le gemelline del convento più famoso d’Italia a smaltire meglio i rifiuti in casa.

L’esempio di una delle fiction da prima serata ha evidenziato come spesso i bambini riportino in famiglia ciò che imparano nei banchi di scuola. Proprio per questo motivo una delle più importanti aziende italiane, Corepla, ha investito molto in merito all’educazione scolastica, creando programmi divulgativi adatti ai piccoli.

“L’unico segreto per un futuro migliore è saper raccogliere e riciclare correttamente la plastica, per trasformare i rifiuti in preziose risorse” recita così lo slogan del programma “Magicamente Plastica”, lo spettacolo creato da Corepla per educare i bambini sull’importanza della pratica del riciclo.

Lo show è stato creato con l’aiuto di due attori che, attraverso giochi di prestigio e illusioni, vestono i panni di scienziati e dimostrano ai bambini, ma anche ai loro genitori, le conseguenze e le risorse del riciclo.

Perché anche sul terreno educativo è una questione di “economia circolare” tra giovanissimi e adulti, figli e genitori.

Non solo i piccoli, anche i grandi brand aiutano al riciclo

Se da un lato ci si muove educando le future generazioni, dall’altro le grandi aziende sposano molto volentieri la pratica del riciclo dei materiali.

Abbiamo già visto il settore industriale e imballaggi, ma, entrando nello specifico, non possiamo dimenticare lo sforzo di una delle tante aziende come Gruppo Calzedonia, da sempre contraria alla filosofia del “buttare via”.

L’azienda di calzature italiana non solo è contro lo spreco, avendo visto con mano quanto il riciclo può aiutare gli introiti aziendali, ma incoraggia i propri clienti al riciclo grazie alla campagna “Riciclare conviene”.

Questo progetto in collaborazione con l’operatore specializzato I:CO, ha permesso di raccogliere circa 2 milioni di abiti in tutti i punti vendita italiani destinati al riciclo.

In fondo, il “contagio” può non essere solo virale, ma anche nelle buone pratiche e nei piccoli gesti.
Ne abbiamo tanto bisogno.

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