La Ricerca Italiana Rivela Opportunità di Riduzione dei Costi e Miglioramento Ambientale.
Nell’ambito del progetto europeo Biocircularcities, i ricercatori italiani dell’Enea hanno condotto uno studio sull’utilizzo alimentare del silverskin, lo scarto principale della torrefazione del caffè. Questo scarto, attualmente gestito come rifiuto e trasformato in compost, potrebbe invece diventare un ingrediente funzionale per prodotti da forno più sani e sostenibili.
Riduzione delle Emissioni di CO2 e Impatto Ambientale Positivo
L’analisi condotta ha evidenziato che l’utilizzo alimentare della silverskin potrebbe evitare circa 250 kg di CO2 equivalente per ogni tonnellata di farina sostituita con questo scarto, equivalente all’assorbimento di CO2 di 22 alberi. Al contrario, la trasformazione della silverskin in compost determina un’emissione di circa 236 kg di CO2 equivalente, senza compensare appieno i vantaggi ambientali.
Un Caso Pratico: Napoli e la Gestione dei Rifiuti Organici
Il settore agro-industriale della Città metropolitana di Napoli, nel 2019, ha generato circa 30.000 tonnellate di rifiuti organici, di cui quasi il 3% proveniva da aziende di torrefazione del caffè. Attualmente, questo scarto viene inviato agli impianti di compostaggio, con costi di trattamento elevati. Tuttavia, in Campania, la carenza di infrastrutture per il trattamento della frazione organica suggerisce la necessità di alternative più sostenibili.
Utilizzo della Silverskin nei Prodotti da Forno: Vantaggi Ambientali, Economici e per la Salute
L’impiego della silverskin nei prodotti da forno potrebbe rappresentare una soluzione vantaggiosa su diversi fronti. Oltre ai benefici ambientali e sociali, come la riduzione degli impatti ambientali e dei costi di smaltimento, questa pratica potrebbe migliorare anche la salute dei consumatori, grazie alla ricchezza di fibre, proteine e antiossidanti presenti nella silverskin.
Prospettive Economiche e Ostacoli da Superare
Nonostante i risultati promettenti, la silverskin deve ancora superare la procedura di approvazione per essere utilizzata nei prodotti alimentari in commercio. Sebbene numerosi studi abbiano evidenziato bassi rischi e molti benefici legati al suo consumo, la procedura di approvazione rimane in sospeso.
