Italia: Solo il 20,5% dell’Energia per Riscaldamento e Raffrescamento Proviene da Fonti Rinnovabili

In un contesto in cui le rinnovabili assumono un ruolo sempre più centrale nella produzione di energia, l’attenzione si concentra spesso sulla generazione di elettricità. Tuttavia, è fondamentale considerare anche il settore del riscaldamento e del raffrescamento degli edifici, che costituisce circa la metà del consumo totale di energia in Europa.

Secondo i dati più recenti forniti da Eurostat, la quota di energia per riscaldamento e raffrescamento coperta dalle fonti rinnovabili nell’Unione Europea è aumentata dal 18,6% al 24,8% nel corso dell’ultimo decennio, raggiungendo il 2022.

I Leader Europei nel Settore del Riscaldamento e Raffrescamento

Paesi come la Svezia e l’Estonia si distinguono per l’ampio utilizzo delle energie rinnovabili nel settore del riscaldamento e del raffrescamento, con quote che superano il 65%. La Svezia, in particolare, raggiunge il 69,3% grazie all’uso predominante di biomassa e pompe di calore. Anche l’Islanda, con la sua ricca disponibilità di risorse geotermiche, raggiunge un impressionante 83,5%.

Il Contributo dell’Italia e le Sfide da Affrontare

Sebbene l’Italia disponga di risorse geotermiche significative, attualmente solo il 20,5% dell’energia utilizzata per il riscaldamento e il raffrescamento proviene da fonti rinnovabili. Questo dato si colloca al di sotto della media europea e suggerisce la necessità di un maggiore sforzo per promuovere l’adozione delle energie pulite nel paese.

Obiettivi della Transizione Energetica

La nuova direttiva dell’Unione Europea Red III impone agli Stati membri di aumentare la loro quota annua di energie rinnovabili nel settore del riscaldamento e del raffrescamento. Questo obiettivo mira a garantire una transizione più rapida verso un sistema energetico sostenibile e a ridurre le emissioni di gas serra.

In sintesi, mentre l’Europa avanza verso una maggiore adozione delle rinnovabili nel settore del riscaldamento e del raffrescamento, l’Italia è chiamata a fare di più per allinearsi agli obiettivi comuni di transizione energetica e sostenibilità.

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