Il bosco degli scrittori

Quando la sostenibilità viene veicolata attraverso la lettura e i grandi eventi.

C’è un bosco alla fiera del libro di Torino.
Non è ai margini di Lingotto Fiere e non bisogna andare nemmeno fuori città per vederlo, ma basta arrivare al padiglione Oval dove sono raggruppati tutti i maggiori marchi editoriali italiani.

L’idea

La trovata del bosco altro non è che l’idea avuta da una casa editrice per sensibilizzare gli assidui frequentatori del salone del libro al delicato tema della natura.

Cercare di far capire perché sia tanto importante salvaguardare l’ambiente naturale, gli spazi verdi e la rigenerazione delle piante è stata una delle missioni di Aboca Edizioni che, non solo ha pensato a vendere i propri i libri in quello che è l’appuntamento annuale più importante dell’editoria nazionale, ma lo ha fatto intelligentemente e sostenibilmente.

Aboca Edizioni è sostenibile

Alberi, piante, tronchi, radici e arbusti.
Entrando nello stand di Aboca Edizioni, si entra in un vero e proprio bosco, dove i ripiani destinati ai libri sono fatti di materiale di recupero, il pavimento è composto dal rivestimento esterno di tronchi d’albero e anche le panche per l’area eventi sono fatte in legno.

Tutti i materiali sono stati recuperati da scarti di falegnameria e avranno una seconda vita dopo la fiera.

In più c’è da sottolineare che lo stand di Aboca Edizioni è stato il posto dove in diversi hanno cercato sollievo dalle alte temperature del weekend fieristico.

Il bosco in un salone

“È stata un’idea azzardata quella di trasferire all’interno del Salone un intero bosco di alberi vivi – ha raccontato il direttore editoriale di Aboca Edizioni, Antonio Riccardi – .

All’interno dello spazio di Aboca ci sono state 1400 piante, arbusti, alto fusto, in rappresentanza di 360 specie diverse, provenienti da 5 continenti.

Come dicevo durante un incontro, il mondo delle piante e della natura non ha confini.
È stata un’idea piuttosto estrema, ma con un feedback molto positivo.

Tutti coloro che in questi giorni hanno attraversato il bosco degli scrittori sono stati meravigliati e colpiti da questa presenza viva e ossigenante.
Mi è stato fatto notare che nel mezzo dentro il nostro stand, si è respirato meglio e c’è stata una temperatura diversa, migliore.

Questo la dice lunga sulla deforestazione, per esempio.”

Gli incontri sono stati tantissimi, non solo di autori Aboca, ma anche di relatori esterni che hanno partecipato con entusiasmo al progetto del Bosco degli Scrittori, come per esempio la lectio inauguralis dello scrittore indiano Amitav Ghosh da sempre fortemente impegnato su questo fronte (in collaborazione con Neri Pozza).

Il tutto si è svolto con un minimo comun denominatore: la protezione dell’ambiente.

Il connubio vincente tra libri e ambiente

Il bosco degli scrittori in realtà nasce da una collana di libri.
Libri e natura, un’associazione molto importante perché grazie alla lettura si possono veicolare gli argomenti sostenibili.

“Il Bosco degli scrittori è una collana dell’editore Aboca che raccoglie una serie di importantissimi scrittori del nostro panorama letterario, che si cimentano con creazioni che partono da una suggestione arborea.

Ogni scrittore parte prendendo ispirazione da un albero che può essere della storia, della mitologia, di ispirazione personale…e da lì sviluppa, produce, genera un’idea romanzesca.

Ed è stata una collana che abbiamo iniziato con cautela ma che ci ha dato subito grandi soddisfazioni anche per l’adesione molto entusiasta di molti scrittori, che si sono cimentati su questo territorio, producendo libri, inventando storie molto interessanti per nulla secondarie rispetto alle loro linee guida.”

Dalle pagine di un libro agli alberi e ritorno.

Può sembrare un paradosso se pensiamo che la carta con cui vengono stampati i libri proviene proprio dagli alberi.
Ma Aboca utilizza un tipo di carta molto particolare e spessa, risultato di materiali riciclati e sostenibili, in perfetta linea con tutta la mission aziendale.

Questa volta il viaggio è stato dalla carta stampata all’albero.

“È un passaggio semplice che stabilisce una connessione profonda e vera tra il mondo dei libri e quello della natura.
Dobbiamo ridefinire questo elemento di contatto e solo la letteratura può riuscire in questo.

La letteratura può tornare a rivestire una funzione guida, di direttrice attiva per ristabilire un corretto equilibrio con il rapporto con il mondo della natura.
”La collaborazione è la base della sostenibilità.

Sostenibilità è collaborazione

Quando si parla di sostenibilità, la prima attività, la più importante che viene in mente è collaborazione.
Se non ci fosse stata interazione e collaborazione con le istituzioni locali e con l’organizzazione, il Bosco degli scrittori sarebbe rimasto solamente una collana di libri.

Osservare la grandezza e la bellezza di questo stand può provare a dare un’idea di quello che è stato fatto a livello lavorativo per portare a termine l’allestimento.

“Quando abbiamo proposto questa cosa alla direzione del salone del libro di Torino c’è stata subito una grande adesione e abbiamo lavorato molto noi di Aboca per realizzarlo.

I temi del bosco degli scrittori

Il bosco degli scrittori è diventato quel luogo dove abbiamo ospitato presentazioni di editori che non sono parte della nostra casa editrice, sui temi della sostenibilità dell’ambiente, della tutela dell’ambiente, della rigenerazione del bene comune…insomma tutti temi che sono alla base del pensiero filosofico non solo della casa editrice, ma di tutta l’Azienda Aboca.”

“Noi in Aboca lavoriamo sul significato delle piante che abbiamo intorno – conclude il fondatore di Aboca Edizioni, Massimo Mercati -.
Le studiamo e siamo arrivati a scoprire qual è il vero significato dell’ecologia inteso come il rapporto all’interno del quale l’uomo comprenda il proprio ruolo nella natura.”

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